Fulvio Gini, docente di telecomunicazioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, ha ricevuto il prestigioso Warren White Award for Excellence in Radar Engineering per i suoi contributi alla elaborazione dei segnali radar e alla modellizzazione del disturbo nei sistemi radar. Il premio è conferito dalla Società Internazionale IEEE Aerospace and Electronic Systems Society (AESS) a ricercatori che hanno dato contributi decisivi all’avanzamento delle conoscenze scientifiche nell’ingegneria dei sistemi radar e delle loro applicazioni al telerilevamento.
In una carriera di oltre 25 anni, la ricerca di Fulvio Gini sui sistemi radar ha prodotto oltre 140 articoli su rivista, oltre 170 articoli a conferenze, 11 capitoli di libri e 2 brevetti italiani, la cui qualità è stata riconosciuta con quattro “best paper awards” e numerosi premi personali.
Ha svolto anche un’ intensa attività didattica e di tutoraggio, contribuendo alla formazione della nuova generazione di scienziati e ingegneri dei radar, che ora lavorano in istituti prestigiosi come il NATO CMRE research center, German Aerospace Center (DLR), Centre Tecnólogic de Telecomunicacions de Catalunya (CTTC), Université Paris-Saclay, Scuola S. Anna, MIT Ocean Engineering Department, Leonardo Finmeccanica e all’Università di Pisa.
“Si tratta di un onore per me ricevere questo premio prestigioso, assegnato da una giuria internazionale di esperti nel settore, che hanno riconosciuto la qualità del nostro lavoro svolto nel campo dei sistemi radar nell’arco di questi ultimi 25 anni. Ovviamente devo condividere i meriti con i tanti colleghi con cui ho avuto il piacere di collaborare in questi anni, in particolare il prof. Lucio Verrazzani che per primo mi ha indirizzato a lavorare su queste tematiche, e poi la prof. Maria Sabrina Greco, con cui ho collaborato proficuamente sin dal mio primo giorno all’università. Inoltre devo ringraziare tutti gli studenti di dottorato con cui ho avuto il piacere di lavorare, che sono sempre stati fonte di stimolo e ispirazione.”