È di un laureato dell’Università di Pisa la tesi che che si è aggiudicata il secondo posto alla prima edizione del premio “David Sassoli” promosso dal Consiglio regionale della Toscana in memoria dell’ex presidente del Parlamento Europeo deceduto l’11 gennaio 2022. Si tratta di Filippo Bordoni, laureato in Giurisprudenza nell’Ateneo pisano nel 2021, premiato per la sua tesi dal titolo ‘Management attraverso algoritmi e problemi di privacy: un approccio europeo’ discussa con il professor Oronzo Mazzotta. Nella sua tesi, Bordone si è occupato di un problema attinente al diritto del lavoro, ossia dell’impatto degli algoritmi per la gestione dei lavoratori sul diritto alla privacy. Nato a Pavia nel 1997, Filippo Bordoni è stato allievo della Scuola Superiore Sant’Anna ed è attualmente dottorando in Scienze giuridiche presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e il presidente della commissione Europa Francesco Gazzetti. Presenti i membri della commissione esaminatrice del premio: i professori Jacopo Cellini dell’Istituto Universitario Europeo, Benedetta Baldi dell’Università degli studi di Firenze, Edoardo Bressanelli della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e Massimiliano Montini dell’Università degli studi di Siena. Alla premiazione era presente anche il professor Marco Macchia, delegato per i rapporti con il territorio dell’Università di Pisa.
Il premio è stato istituito per ricordare il pensiero e l’azione di Sassoli attraverso le miglior tesi di laurea su temi riguardanti l’Europa discusse negli atenei toscani. La prima classificata al premio è stata Alice Campolmi, laureata all’Università di Firenze, mentre al terzo posto si è classificata Mira Manini Tiwari, laureata a Siena. Il contributo di diecimila euro messo in palio dal premio è così distribuito: al primo premio sono assegnati cinquemila euro, al secondo tremila e al terzo duemila.
La giuria ha premiato Filippo Bordoni con la seguente motivazione: “La tesi affronta un importante ambito della legislazione italiana e europea relativo all’impatto degli algoritmi sul diritto alla privacy dei cittadini per quanto riguarda il mondo del lavoro e la possibilità che le nuove tecnologie possano ridurre i diritti di riservatezza e la libertà del lavoratore. Il focus è sull’Italia ma è ben inquadrato in chiave europea, con stretta attinenza alle tematiche del bando e affronta una questione di grande rilievo come, appunto, l’impatto delle politiche UE nella vita quotidiana dei cittadini dell’Unione, esplorando le finalità e l’applicazione del Regolamento della Commissione europea, con l’istituzione del GDPR. La tesi, pur breve, è comunque molto ben organizzata e scritta e tratta in maniera chiara e interessante una tematica europea di fondamentale importanza”.