Tra pochi giorni saranno 55 gli anni di vita dell’Associazione Laureati Ateneo Pisano (ALAP), nata ufficialmente il 29 maggio del 1967 per iniziativa di un gruppo di ex studenti riuniti in Comitato esecutivo e con il patrocinio dell’allora rettore Alessandro Faedo (in copertina, il rettore presiede la fondazione dell’ALAP). La data non era certo casuale, essendo la ricorrenza della battaglia risorgimentale di Curtatone e Montanara e, da qualche anno, il giorno scelto per la riunione degli ex studenti che compivano i 25 e i 50 anni dalla laurea. Quell’anno, inoltre, toccava a Pisa ospitare la regata Pisa-Pavia, che ha contribuito a rinsaldare nel tempo il legame storico tra i due Atenei.
Oggi possiamo rivivere quel momento fondativo attraverso la cronaca pubblicata nel volume “Ritorno a Pisa”, a cura dell’ALAP, edito a un anno di distanza da Giardini, che esplicitamente vuole avere anche valore di “Atti dell’assemblea costituente”.
“Finalmente anche nella ‘nostra’ Pisa, come già avvenuto da tempo in altre del pari antiche ed insigni ‘cittadelle’ della cultura accademica sta per nascere, tra i più lieti e fraterni auspici, una associazione (ALAP) che vuole vedere riuniti e saldamente organizzati tutti coloro che, nel comune e sempre vivo attaccamento all’Alma Mater studiorum, conservano e conserveranno, ‘Giustamente’, una tradizionale, dolce ‘memoria’ di Pisa”. Iniziava con queste parole il Manifesto diffuso dal Comitato Promotore, con il titolo “Universitari e cittadini pisani!”, nell’ambito del convegno di fondazione dell’Associazione tenuto il 28 e 29 maggio 1967, “a cui hanno aderito molte e molte centinaia di laureati pisani di ogni età, di ogni luogo e di ogni rango, anche altissimo, in ogni campo della vita nazionale”.
La sintesi scritta a un anno di distanza descrive poi in dettaglio le due giornate di convegno: “il giorno 28 fu essenzialmente dedicato agli incontri personali, alle effusioni ed alla partecipazione ai vari ricevimenti e rinfreschi organizzati dall’Università, dal Comune di Pisa, con finale goliardico serale al Teatro Verdi all’insegna dell’intramontabile ‘Francesca da Rimini’ diretta come sempre dal non tramontato Giulio Pinori”.
“Il 29, vide, nella mattinata in Sapienza, i lavori di una folta ed agguerrita Assemblea costituente che, dopo avere ricevuto il saluto augurale del Magnifico Rettore Prof. Faedo, sotto la presidenza autorevolissima, ma non paludata del Prof. Giovanni Polvani (proclamato in quei giorni presidente onorario dell’ALAP), alla presenza del Prof. Vincenzo Palazzolo (prorettore dell’Ateneo e poco dopo eletto come primo presidente dell’ALAP), portò i presenti prima ad approvare, articolo per articolo, il primo e fondamentale ‘Statuto’ sociale e poi alla conseguente elezione del Consiglio Direttivo dell’ALAP”.
Indro Montanelli in Sapienza in occasione della solenne proclamazione a ‘socio onorario’ dell’ALAP
“Nel pomeriggio del 29 il programma si concluse a Tirrenia ove in occasione del pranzo sociale signorilmente offerto dall’Ente Provinciale del Turismo, si procedé alla programmata ‘solenne’ proclamazione di Indro Montanelli a ‘socio onorario’ dell’ALAP”. Nel contempo fu consegnata all’illustre giornalista una pergamena, con la quale si intendeva celebrare “non tanto il Montanelli ormai ‘incallito’ alla lode ed alla denigrazione, quanto piuttosto e sopratutto il coevo fucecchiese ed il condiscepolo ‘fiorentino’ già toscanamente pronto ad osservare ed a giudicare ‘con l’inferno in bocca’”.
Gli avvenimenti che portarono alla fondazione dell’ALAP ebbero talmente ampia risonanza da richiamare a Pisa gli inviati del “Corriere della Sera”, della “Nazione” e del “Telegrafo” di Livorno, da cui è derivato l’attuale “Tirreno”. E dopo pochi giorni, a margine della prima seduta del Consiglio direttivo ALAP, fu preparato un comunicato per i giornali che ne ricordava i primi componenti eletti: Vincenzo Palazzolo, nominato presidente; Curzio Massart e Antonio Cristiani, vice presidenti; Tito Antoni, segretario; e ancora Giulio Battistini, Beppe Chiellini, Giuseppe Frediani, Franco Giannessi, Bruno Imbasciati, Luciano Lischi e Piero Verrucoli. Danilo degli Innocenti e Pietro Garzella furono incaricati come sindaci revisori. Il Consiglio direttivo, concludeva il comunicato, ha quindi delineato alcune delle future iniziative dirette “sia a vedere saldamente uniti tutti coloro che ovunque conservano memore e concreto affetto verso l’Università e la città che li vide giovani e studenti, sia a patrocinare le migliori fortune dell’Ateneo Pisano”.
Si ringrazia la professoressa Sandra Lischi per aver donato al CIDIC la pubblicazione.