“Attiveremo un centro per promuovere gli studi di genere nell’ottica della valorizzazione delle differenze”. E’ questo l’annuncio lanciato dal rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi in occasione della Giornata internazionale della donna in un video messaggio alla comunità accademica.
“L’8 marzo – ha detto Zucchi – è l’occasione per ribadire alcuni principi fondamentali che sono, da un lato, le pari opportunità e il rispetto della parità di genere, dall’altro, la valorizzazione delle differenze, perché le differenze di genere non vanno eliminate, sono un aspetto complementare e un principio di arricchimento, la cosa fondamentale è integrale nel modo migliore e assicurare pari opportunità”.
Fra le iniziative concrete messe in campo dall’Ateneo ricordate dal rettore c’è lo Sportello interuniversitario contro la violenza di genere nato nel 2022 grazie a un lavoro di coordinamento dei Comitati Unici di Garanzia dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore e della Scuola Superiore Sant’Anna. Anonimo, gratuito e senza obbligo di denuncia, lo Sportello è a disposizione di chi studia, fa ricerca, insegna e lavora nei tre atenei pisani. Chiunque abbia subito atti di discriminazione e violenza di genere o comunque legati alla propria identità sessuale, anche in luoghi diversi da quelli universitari, vi si può rivolgere.
Un altro primato per l’Università di Pisa e poi la recente istituzione dell’Ufficio per l’Eguaglianza e le Differenze che si occuperà concretamente di elaborare, attuare, monitorare e valutare la strategia messe in atto in questo campo. La sua creazione è in linea con l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, secondo il quale il raggiungimento dell’eguaglianza di genere è il presupposto per una società sostenibile.
“E’ sempre più importante essere partecipi della costruzione di una cultura attenta al genere come testimonia il messaggio del rettore – ha sottolineato la professoressa Renata Pepicelli, delegata per Gender Studies and Equal Opportunities – e come testimonia il lavoro portato avanti in ateneo attraverso le ricerche e i corsi per studenti e dottorandi come “Studi di genere e prospettive interdisciplinari” e “Gender Issues and University, Research, Education and Institutional Engagement””.