Per Luca Razzauti arriva la terza laurea, il titolo magistrale in Storia dell’Arte, conseguito con il massimo dei voti, 110 e lode, presso il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Un traguardo importante per il ragazzo originario di Livorno, 37 anni, affetto dalla nascita dalla Sindrome di Martin Belle, meglio conosciuta come “X Fragile”, una patologia rara che conferisce tratti autistici con relativa difficoltà comunicativa. Circondato dalla sua famiglia e dagli amici, Luca è riuscito per la terza volta a centrare l’obiettivo che si era prefissato, dopo una laurea triennale in Discipline dello spettacolo e della comunicazione e una magistrale in Storia delle arti visive e dello spettacolo, sempre nell’Ateneo pisano.
Ad accompagnare Luca in questa nuova tappa del suo percorso universitario, c’è stata ancora una volta l’Unità di servizi per l’integrazione degli studenti con disabilità (USID) dell’Università di Pisa: Luca ha potuto seguire le lezioni in presenza, affiancato da un tutor durante le attività didattiche. “Sono veramente appagato e contento per aver raggiunto questo nuovo obiettivo – commenta Luca – Sono inoltre grato all’Università di Pisa per avermi accolto nella sua comunità come il più gradito dei suoi membri. Questo nuovo tassello della mia vita mi stimola a guardare oltre fiducioso. Auguro a tutte le persone in difficoltà di poter fare un percorso simile al mio”.
Luca Razzauti ha discusso una tesi dal titolo “L’esperienza di un incontro fecondo, il mito di Ulisse e Circe nell’arte figurativa e nel cinema” con la professoressa Sonia Maffei (Storia dell’Arte) e professor Maurizio Ambrosini (Storia del Cinema). “Nel seguire come relatrice Luca nella sua tesi di laurea in Storia dell’Arte – racconta la professoressa Maffei – sono rimasta colpita non solo dalla sua sensibilità e originalità nell’approccio ai temi culturali, ma anche dalla sua capacità, nel confronto tra temi artistici e narrato cinematografico, a indentificare trame visive inedite e a interpretale in modo acutamente personale”.
“Ho avuto la fortuna di svolgere per Luca il ruolo di tutor e relatore della tesi triennale e della prima tesi magistrale in Storia e critica del cinema e di apprezzarne sin da subito la dedizione allo studio e, in particolare, alla scrittura – aggiunge il professor Ambrosini – Si incontrano in lui i tratti dell’analista puntuale di testi filmici e quelli dello scrittore capace di fare della propria esperienza la materia di una narrazione lucida e ironica. In questa nuova tesi interdisciplinare, tra Storia dell’arte e del cinema, l’interpretazione filmica si è fatta ancor più raffinata e Luca spinge infine il discorso critico verso una dimensione ulteriore e più personale rispetto ai confini del campo d’indagine”.