A Matteo Antognoli il premio della Federazione Europea di Ingegneri chimici per la migliore tesi di dottorato

L’ “EFCE Excellence Award in Process Intensification” è conferito ogni due anni per una tesi di eccellenza nell’ambito dell’ingegneria chimica e di processo

Matteo Antognoli (foto), che si è dottorato in Ingegneria Industriale al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, è l’autore della migliore tesi di dottorato del biennio nel settore dell’ingegneria che si occupa di microprocessi chimici, procedimenti essenziali in diversi ambiti, in particolare modo nel settore biomedicale e farmaceutico.

Il riconoscimento è stato conferito dalla Federazione Europea di Ingegneri chimici lo scorso maggio, nell’ambito della conferenza EPIC2023, svoltasi a Varsavia.

Matteo, 31 anni, si è laureato in ingegneria industriale con curriculum ingegneria chimica e dei materiali all’Università di Pisa, dove ha conseguito anche il dottorato. Dopo un anno trascorso a Los Angeles, presso l’Università della California (UCLA), è stato immediatamente assunto dall’azienda GSK, di Siena, che opera nell’ambito della produzione farmaceutica.

“Gli ultimi anni hanno visto un grande sviluppo della ricerca nell’ingegneria dei microprocessi, processi chimici che avvengono non in grandi reattori, ma in canali di piccolissime dimensioni. La piccola scala consente di intensificare la resa e selettività delle reazioni chimiche – ha detto Matteo Antognoli – Nel mio lavoro mi sono occupato di studiare come i reagenti si mescolano nei canali microfluidici, elaborando un metodo innovativo per progettare microreattori con miscelazione ottimale. Questo strumento di progettazione può trovare diverse applicazioni nella produzione di farmaci e vaccini, nella diagnostica e nelle nanotecnologie.”

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