Concerto d’inverno

L'Orchestra di ateneo esegue musiche di Beethoven e Mozart

Data: 08/02/2023

Ora: 21:00

Luogo: Teatro Verdi

Mercoledì 8 febbraio alle 21, al Teatro Verdi di Pisa, torna l’appuntamento con il “Concerto d’Inverno” dell’Orchestra dell’Università di Pisa diretta dal maestro Manfred Giampietro.

La serata prevede l’esecuzione dell’Ouverture dal Don Giovanni K 527 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore “Eroica” Op. 55 di Ludwig van Beethoven.

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti. I biglietti (max 2 posti) possono essere prenotati on line sul sito http://su.unipi.it/BookingCoroOrchestra  dalle ore 12:00 del 1° febbraio.

Introduzione al concerto

di Maria Letizia Gualandi
responsabile del Polo Musicale “Maria Antonella Galanti” dell’Università di Pisa

Il concerto dell’orchestra dell’Università di Pisa, diretta dal maestro Manfred Giampietro, ripropone il programma del Concerto d’Autunno, che avrebbe dovuto aver luogo il 3 novembre 2022, ma ha dovuto essere cancellato all’ultimo momento per problemi legati alla pandemia.

Il conflitto drammatico che strazia da ormai quasi un anno l’Europa orientale, con conseguenze gravissime per l’intero Vecchio Continente, non è estraneo alla non facile scelta di eseguire la Sinfonia n. 3 Op. 55, detta ‘Eroica’, di Ludwig van Beethoven, tappa importante del programma didattico dell’Orchestra dell’Università di Pisa, che prevede lo studio e l’esecuzione dell’intero arco sinfonico del compositore tedesco, così inserendosi nella scia delle celebrazioni beethoveniane del 2020. Con le sue ampie proporzioni formali, questo grande capitolo della storia della musica, fulcro della mitologia ‘eroica’ del maestro di Bonn, sembra infatti rinviarci ad alcune delle più buie vicende dell’Umanità. In particolare, gli accordi ‘esplosivi’ dell’inizio del primo movimento o la Marcia funebre del secondo continuano a raccontarci dell’eterna epica lotta tra la tirannide e l’anelito – mai sopito – dell’uomo verso la libertà. Com’è noto, inizialmente Beethoven aveva dedicato a Napoleone quest’imponente lavoro, composto fra il 1802 e il 1804, ma quando seppe dell’incoronazione del Bonaparte a imperatore, disconobbe la dedica e decise – nel suo rigore etico-morale, così ben espresso dalla sua personale poetica – di intitolare le sublimi pagine classico-romantiche della composizione semplicemente Sinfonia Eroica composta per festeggiare il sovvenire di un grand’uomo, dedicandole al principe Joseph Franz Maximilian von Lobkowicz, un aristocratico boemo appassionato di musica, che aveva ospitato nel proprio palazzo la prima esecuzione della sinfonia.

A fare da ouverture a questo affresco così impegnativo sul piano simbolico, come su quello musicale, è la Sinfonia avanti l’opera K 527, dal Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, composta nel 1787. In essa al presagio della morte – tratteggiato magistralmente nell’Andante con moto dalle note cupe che accompagneranno l’entrata in scena, alla fine del dramma, della spettrale, demoniaca figura del ‘Convitato di pietra’ – si contrappone nell’Allegro il festoso ritratto strumentale del giovane cavaliere licenzioso, che tuttavia è quasi impercettibilmente attraversato da una sinistra inquietudine, finendo per risuonare anch’esso come un richiamo al futuro incerto dell’uomo, perennemente sospeso sul baratro della tragedia.

Torna in cima