La voce della scienza: Silvia Bencivelli

La protagonista della puntata è Silvia Bencivelli, giornalista e divulgatrice scientifica, conduttrice radiotelevisiva, docente e scrittrice.

Pisana d’origine, Silvia si è laureata in Medicina nel nostro Ateneo nel 2002, proseguendo il suo percorso con un Master in comunicazione della scienza. Da quasi vent’anni collabora con la Rai ed è una delle voci più note e apprezzate a parlare di scienza in radio e tv, podcast, pubblicazioni ed eventi dal vivo.

È diventata una dei conduttori di Pagina3, la rassegna stampa culturale di Rai Radio3, dopo una lunghissima collaborazione con Radio3 Scienza, e ha realizzato numerose serie radiofoniche. Collabora con Rai 3 e Rai scuola, scrive per quotidiani e riviste tra cui la Repubblica, D di Repubblica e il Venerdì, Le Scienze, Mente e cervello, Focus, Wired. Insegna giornalismo scientifico alla Sapienza di Roma e in altri master e percorsi formativi. Ha pubblicato diversi libri, l’ultimo in uscita a maggio di quest’anno.


Ascolta la puntata del podcast dedicata alla storia di Silvia:

Benvenuta, grazie per essere con noi. Raccontaci, com’era Silvia studentessa di medicina a Pisa?

Diligente di giorno, estroversa di notte. Ho studiato tanto, troppo, e a rivedermi oggi sarebbe stato meglio metterci più leggerezza. Però mi sono divertita: avevo compagni di corso simpatici, ottimi docenti, e ho imparato molto di più di quello che si legge sui libri o si vede in una corsia di ospedale.

Fotografia che ritrae Silvia Bencivelli sorridente

Dopo la laurea, qual è il percorso che ti ha portato a diventare giornalista scientifica?

Non è stato un percorso: è stata una fuga! Non volevo lavorare in clinica, forse avrei potuto fare la scienziata (ma in tesi ho capito di no), oppure la politica (ma non sapevo come) e ho avuto la fortuna di essere indirizzata verso un master in comunicazione della scienza al quale, inaspettatamente, sono stata ammessa. I medici in genere fanno i medici, e anche lì non ne erano mai passati prima…Invece è andata bene. Soprattutto, lì ho incontrato un maestro vero, che mi ha indirizzato secondo le mie attitudini e ha saputo farmi recuperare la leggerezza di cui sopra. La volete sapere tutta? Non era nemmeno laureato!

Che consigli daresti a chi vuole lavorare nel giornalismo scientifico?

Il giornalismo oggi non se la passa benissimo: suggerirei di dare un occhio alla comunicazione in senso più ampio, perché le cose stanno cambiando rapidamente e si stanno aprendo nuove possibilità creative e produttive. Soprattutto, ma vale un po’ per tutti, suggerirei di pensare che niente resta immutato: non si devono prendere decisioni esistenziali gravi basandosi sull’esistente, perché domani salterà fuori un nuovo medium, un nuovo linguaggio, un nuovo tema, o forse saremo noi a proporlo. E in ogni caso, dovremo essere pronti a cambiare.

Fotografia che ritrae Silvia Bencivelli con la presidente della Repubblica di Mauritius
Silvia in compagnia della presidente della Repubblica di Mauritius

Qualche anticipazione sul nuovo libro che stai scrivendo?

Già scritto e consegnato, uscirà il 16 maggio. Tratta di medicina e di esperimenti spericolati: mi sono molto divertita a scriverlo e sono abbastanza certa che sarà divertente anche da leggere. In filigrana, però, ci sono temi enormi legati al rapporto tra scienza e società e comunicazione (e persino propaganda), temi etici pesanti come macigni e un’evoluzione inevitabile verso una maggiore condivisione della conoscenza.

Se potessi tornare indietro nel tempo a quando eri una studentessa che consiglio ti daresti?

Di disubbedire ai miei genitori. Ma con il sorriso…

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